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E SE NON C'E' VARIAZIONE
DI FLUSSO?

Peter Barlow (1776-1862), matematico inglese

La Ruota di Barlow (1822)

La struttura è esattamente quella del disco di Faraday
con la differenza che la ruota è dentata, che i denti pescano
in un pozzetto di mercurio e che sono nel campo magnetico
di un magnete a ferro di cavallo. Se si invia corrente fra l'asse
e il pozzetto di mercurio, la ruota si mette a girare. Disco di Faraday
e Ruota di Barlow sono macchine complementari; ovvero reversibili.
Questo è forse il primo "motore elettrico" costruito dall'uomo,
ma comunque 23 anni dopo l'invenzione della Pila!

STRANI GENERATORI E STRANI MOTORI
SENZA VARIAZIONE DI FLUSSO

Osservare la parte superiore dell'apparecchio qui sotto.
Un disco di rame con un contatto sull'asse, uno sulla
periferia e un magnete anulare sopra di esso.

(Per vedere cosa succede clicca sulla foto)
In questo dispositivo non vi è evidentemente variazione di flusso
concatenato con il conduttore, e quindi la legge di Faraday
sembrerebbe non applicabile. Quale è la spiegazione
di ciò che abbiamo visto? (Suggeriamo di interpretare
i fatti ricorrendo alla Forza di Lorentz).

L'apparecchio qui sotto ha la stessa esatta struttura
del generatore visto sopra. Il disco conduttore e il magnete
ad anello sono solidali. Il contatto sulla periferia pesca
attraverso il grosso conduttore ricurvo in una goccia
di mercurio che sta nel solco alla periferias del disco.

(Per vedere il funzionamento clicca sulla foto)
Questo è uno strano motore a corrente continua:
senza spazzole, senza statore, con la parte elettrica
e la parte magnetica che ruotano solidalmente.
Anche qui non vi è variazione di flusso.
 

Ed ora il complementare del motore visto sopra.
Qui il disco e il magnete ad anello sotto di esso
sono fissi, ed è il conduttore che costituisce il contatto
alla periferia del disco che può ruotare.

(Per vedere il funzionamento clicca sulla foto)
In realtà questo è un esperimento classico, già creato da Faraday,
noto come rotazione di una corrente attorno ad un polo magnetico.

Le macchine viste sopra appartengono alla categoria delle cosiddette macchine unipolari. Un caso estremo è quello di un magnete cilindrico conduttore polarizzato secondo l'asse, con un contatto sull'asse e uno sulla superficie.  Inviando corrente, esso si mette a ruotare!

La stranezza di tali dispositivi, e la diversa interpretazione che si deve dare per il loro comportamento a seconda che ci si ponga nel sistema di riferimento della parte rotante o del laboratorio, suggerirono ad Albert Einstein le prime riflessioni sulla relatività, contenute nel paragrafo iniziale del suo lavoro "Sulla Elettrodinamica dei Corpi in Movimento" (1905), atto di fondazione della Relatività ristretta.
 

E infine, a proposito di motori strani, ecco il più strano di tutti!
Qui non ci sono avvolgimenti, campi magnetici, spazzole,
ma solamente due cuscinetti collegati da un asse conduttore.

(Per vederlo in funzione cliccare sulla foto)
Gira molto bene. L'alimentazione è fra le due ghiere esterne.
Il perché del suo funzionamento è controverso. E' elettromagnetico?
Alcuni elementi di aiuto: 1. Funziona sia in corrente continua
che alternata; 2. Gira indifferentemente nei due sensi;
3. Occorre avviarlo poiché difficilmente parte spontaneamente.


 
 
 
 

(Seguito...)

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